Yoga: il viaggio verso l’autorealizzazione
Tutto sullo Yoga: che cos’è l’autorealizzazione e come raggiungerla?
Lo yoga è una scienza spirituale straordinaria, è al tempo stesso un sistema di conoscenza e di pratica. Durante il viaggio nella pratica si sperimentano diversi stati di consapevolezza sempre più profondi che è importante conoscere per il raggiungimento dell’autorealizzazione. Buona lettura!
Lo yoga come uno specchio con cui possiamo guardare dentro di noi!
Lo yoga è una scienza spirituale straordinaria, è al tempo stesso un sistema di conoscenza e di pratica. E’ uno dei sei sistemi indiani chiamati darsana , il termine significa “vedere”, “visione” o “punto di vista”. I metodi yogici coprono l’intero campo della nostra esistenza:
- fisico,
- sensoriale,
- emotivo,
- mentale,
- spirituale fino alla più elevata autorealizzazione.
Lo yoga conosce la natura e l’interdipendenza dell’universo fisico, dell’universo sottile e dell’universo senza forma e ci mostra come questi universi esistono anche all’interno di ogni essere umano. Per comprendere meglio, possiamo pensare allo yoga come ad uno specchio con cui possiamo guardare dentro di noi. Infatti più comprendiamo gli insegnamenti e più vediamo in profondità noi stessi.
Cosa sono i Veda e perché sono così importanti per lo yoga?
Lo yoga ha le sue origini nei Veda, i testi più antichi della cultura indiana. Dobbiamo la sua sistemazione come darsana (sistema di conoscenza) vero e proprio a Patanjali, che compilò gli Yoga Sutra, che costituiscono il testo più importante dello yoga. Nel testo vengono descritti i famosi Ashtanga ( otto passi) dello yoga ( tratteremo più approfonditamente l’argomento), mediante la pratica dei quali, si raggiunge l’autorealizzazione.
Yoga e Patanjali: il giusto atteggiamento nei confronti degli altri e di noi stessi!
Secondo Patanjali e gli otto passi la pratica dello yoga deve cominciare con il giusto atteggiamento nei confronti degli altri (yama) e verso noi stessi (niyama).
Sono indicazioni che riguardano il comportamento sociale e il nostro modo di vita. A mio avviso tali comportamenti non possono essere praticati volontariamente ma vengono nutriti e sorgono spontaneamente con la pratica di asana e pranayama che ci rendono perfettamente consapevoli del punto in cui siamo e del modo in cui guardiamo le cose.

Il Bosco – Yoga e Natura
Benvenuti nel Bosco, dove volano le libellule e le farfalle, nelle sere di giugno brillano miriadi di lucciole, gli alberi maestosi sono i custodi. Siamo grati alla vita per averci donato la possibilità di prenderci cura di un luogo incontaminato ricco di Prana, di silenzio e abitato da tanti animali!
Asana, Pranayama, Pratyhara e molto altro ancora
Attraverso la pratica di posizioni fisiche ( asana) , espansione del respiro ( pranayama) , i sensi si rivolgono all’ascolto verso l’interno ( pratyhara) è possibile dirigere la mente in un punto, concentrare l’attenzione ( Dharana) , mantenere la direzione dell’attenzione. La concentrazione su un unico punto diventa sempre più intensa e induce tutto il nostro essere in uno stato di contemplazione e totale presenza.
Si instaura la comunicazione con il punto su cui vi è concentrazione (Dhyana), in altre parole cessa lo sforzo della concentrazione, il punto si manifesta per quello che è, si entra in uno stato di coscienza in cui la mente diventa totalmente una con esso , si fonde con esso (Samadhi).
Nel Samadhi scompare la nostra identificazione personale e non vi è più separazione.
Che cos’è la cessazione delle fluttuazioni della mente?
Durante il viaggio nella pratica si sperimentano diversi stati di consapevolezza sempre più profondi e la Luce della conoscenza si fa più intensa fino a spazzare il buio dell’ignoranza, il famoso velo di maya, l’illusione che ci fa rimanere attaccati ad un’idea di noi e del mondo, alle immagini create dalle impressioni della mente e del Karma.
La profonda purificazione prodotta dalla pratica rende il corpo sano, vitale e vigoroso, la mente si fa chiara. “La cessazione delle fluttuazioni della mente” è la definizione dello yoga secondo Patanjali negli Yoga Sutra.
Quanti sono i benefici della pratica costante dello yoga?
Innumerevoli sono i benefici della pratica costante dello yoga e tutti possono iniziare il meraviglioso viaggio. Un buon insegnante è in grado di strutturare la pratica secondo i bisogni dell’allievo, progredendo gradualmente ad armonizzare corpo, respiro e mente per un benessere totale che trasforma la propria vita e il rapporto con il mondo.
Si può certamente affermare che ogni trasformazione è yoga. Buon Viaggio!