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I Sette Agni e i cinque Kosha

Ognuno dei cinque Kosha o involucri dell’anima ha una forma diversa di agni responsabile del suo sviluppo.

Jatharagni Annamaya Kosha

Nell’involucro del cibo Agni è il fuoco digestivo ( jatharagni) che si trova nell’addome, soprattutto nell’intestino tenue dove avviene la fase principale della digestione del cibo. Il fuoco digestivo disgrega il cibo trasformandolo nelle essenze dei cinque elementi. Per mezzo di esso digeriamo il cibo che viene trasformato nei tessuti del corpo.
L’atto di mangiare, di prendere il cibo nella bocca e nello stomaco, è un’azione in cui predomina kapha (acqua) perché richiede la liquefazione del cibo. L’azione della digestione, la disgregazione e l’assorbimento del cibo nell’intestino tenue è il campo di pitta (fuoco) a cui agni è strettamente collegato. L’azione di evacuazione tramite l’intestino crasso avviene nel campo di vata(aria), dove vengono raccolti ed eliminati i gas di scarto.
L’agni fisico è strettamente collegato con la parola, che è l’azione dominante della bocca. In effetti il corpo è un tubo costruito intorno al tratto digestivo la cui apertura principale è la bocca. Il giusto modo di mangiare e di parlare sono processi complementari dell’involucro del cibo. Bisogna prendersi cura di quello che entra nella bocca ma anche di quello che esce.

Pranagni Pranamaya Kosha

Nell’involucro del prana agni è pranagni, agni del prana. Opera nei polmoni e nel cuore ed è connesso jatharagni nel plesso solare che è anche il centro fisico del prana. Pranagni è responsabile della conversione dell’ossigeno proveniente dall’aria esterna nella foraz vitale interiore. Pranagni è in collegamento con il sangue, lo ossigena e gli dà il colore rosso. Per mezzo di pranagni digeriamo l’aria, il prana, che viene trasformato in energia. L’energia del respiro è più sottile e immediata di quella del cibo.
L’azione dell’inspirazione, come quella del mangiare, è nel campo del kapha e quella dell’espirazione è come l’evacuazione nel campo di vata. Pranagni riceve energia dalla ritenzione del respiro, che è connessa a pitta. Pranagni è collegato anche alla parola, soprattutto con l’energia che la parola riceve dal respiro.

Manasika agni Manomaya kosha

Nella mente esteriore agni è il fuoco della percezione, manasika agni e ci permette di digerire le impressioni sensoriali. Fra gli organi di senso, il fuoco mentale ha il collegamento principale con gli occhi che corrispondono al fuoco.Fra gli organi di azione ha maggiore connessione con la parola a livello mentale: la voce interiore. L’agni mentale digerisce le impressioni e le trasforma creando il nostro paesaggio interiore o campo dell’immaginazione.

Agni dell’intelligenza Vijnanamaya Kosha

Nell’intelligenza agni è il fuoco della discriminazione con cui possiamo distinguere fra vero e falso, buono e cattivo, giusto e sbagliato. Il fuoco della mente esteriore è moralmente neutrale, digerisce semplicemente le impressioni; il fuoco dell’intelligenza le digerisce ulteriormente estraendone il significato, la qualità del contenuto, l’idea di base. Con questo si costruiscono i valori e le convinzioni basilari. L’agni dell’intelligenza costruisce il corpo del Dharma, il campo del discernimento e della comprensione.

Agni della beatitudine Anandamaya Kosha

In questo involucro agni è il fuoco dell’amore, che nella persona non evoluta è il fuoco del desiderio. E’ la fiamma dei desideri, delle motivazioni e delle aspirazioni più profonde. Il desiderio può essere trasformato nel fuoco dell’amore divino e della beatitudine. Ciò deriva dal fatto di alimentare il fuoco della beatitudine non con l’appagamento dei sensi ma con la devozione al divino. L’agni della beatitudine assorbe il sentimento contenuto nelle nostre esperienze e da esso estrae la gioia. Questo è il corpo della gioia che può crescere grazie alla saggezza.

Chidagni Il Sé

La coscienza stessa ha la natura del fuoco, della luce e dell’illuminazione. Il fuoco della coscienza (Chidagni), il fuoco della consapevolezza è anche chiamato fuoco della conoscenza nel senso più elevato, la conoscenza del Sé. Questo è il vero fuoco, la vera luce interiore da cui per riflesso, tutti gli altri fuochi traggono luce ed energia. E’ colui che vede tutto il suo corpo è l’intero universo.

Brahmagni, il fuoco del Brahman, il fuoco dell’essere

Il fuoco del Brahman (brahmagni) è il fuoco dell’essere e il fuoco della coscienza (chidagni) che non sono diversi ma sono due aspetti della stessa realtà. Brahmagni è il fuoco dell’esistenza, il fuoco universale che sta aldilà di ogni dualità ed è una realtà che si autoconsuma. Tutta l’esistenza è un fuoco dotato di vita automatico. Questa è la realtà suprema.
Lo yoga è concentrato sullo sviluppo di agni ai livelli superiori, soprattutto il fuoco dell’intelligenza che connette con il fuoco divino, la fiamma della consapevolezza, il Purusha. Con la meditazione e le esperienza del samadhi si sviluppano gli agni del kosha più elevati, quelli dell’intelligenza e della beatitudine. La pratica dello yoga serve a sviluppare il fuoco dello yoga in modo che il processo dello yoga possa funzionare. Il fuoco è il fattore che porta ogni tipo di maturazione e trasformazione. Nella yoga l’agni più importante è il pranagni, c’è un collegamento speciale fra pranagni e tutti gli agni più profondi. Il prana è l’energia primaria, pranagni è l’agni più potente. Purifica il corpo sottile per rendere possibile l’esperienza interiore dello yoga.

Asana e jatharagni

La pratica delle asana, serve a equilibrare, stabilizzare e accendere ulteriormente il jatharagni, l’agni fisico che aiuta a purificare il corpo fisico. Quando il corpo fisico è quieto, rilassato ed equilibrato, anche il fuoco digestivo è equilibrato e purificato. L’esecuzione corretta delle asana porta a una buona digestione ed evacuazione, ad un appetito regolare e sano ma non eccessivo.

Pranayama e pranagni

Lo scopo principale del pranayama è lo sviluppo di pranagni, il fuoco del prana per purificare il prana, le nadi e il corpo sottile. Pranagni si sviluppa soprattuto fra l’inspirazione e l’espirazione. Possiamo aggiungere che pranagni è una forza diversa da quella dei cinque prana, ma collegata a essi come calore e collegamento elettrico. Il pranayama, la respirazione profonda combinata on la ritenzione dl respiro, aumenta pranagni..Pranagni aumenta il calore del corpo portando alla sudorazione, il che aiuta a purificare le nadi. La combinazione di pranayama e mantra favorisce lo sviluppo e la purificazione del pranamaya kosha.

Pratyahara e agni dei sensi ( indriya agni)

Pratyahara significa letteralmente digiuno di impressioni sensoriali, include anche tutti i metodi di controllo dei sensi e degli organi di azione e il rivolgere all’interno l’attenzione. Tutto questo serve ad aumentare agni presente nella mente esteriore e nei sensi, e con esso disintossica la mente dalle impressioni negative.

Dharana e agni della mente

Per essere in grado di penetrare nella natura della realtà il fuoco della mente deve bruciare costantemente. Il fuoco mentale brucia costantemente quando può soffermarsi costantemente su un certo oggetto di attenzione. Questa è la pratica di dharana che fa crescere in forza e splendore il fuoco dell’attenzione.

Dhyana e agni dell’intelligenza

La meditazione è il mezzo per aumentare il fuoco dell’intelligenza. In questo caso il combustibile è rappresentato dai pensieri e la coscienza testimone è il fuoco. Quando la consapevolezza rimane nello stato di testimonianza, tutte le cose diventano il suo combustibile.

Samadhi e agni dell’amore

Il samadhi, l’assorbimento spirituale, avviene quando l’oggetto della contemplazione si fonde completamente nel fuoco della contemplazione. In questo caso dobbiamo fonderci con il fuoco divino che brucia nei nostri cuori e che ci purificherà da tutti i desideri esteriori. Entriamo così nel fuoco della beatitudine.

Lo stato naturale di samadhi e il fuoco della coscienza

Il Sé divino esiste sempre nello stato di samadhi, l’unità spirituale. Questo tipo di samadhi è uno stato costante che differisce dai samadhi della mente che sono particolareggiati e vanno e vengono secondo i vari livelli d’esperienza. Il Sé è il fuoco divino che si ciba di tutto, per lui tutto l’universo è cibo; può consumare qualunque esperienza, buona o cattiva, vera o falsa. Questo è il fuoco dell’essere e della coscienza aldilà di ogni molteplicità.

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